A un anno dalla pandemia: le prospettive future di Fin Fer

È passato un anno dal primo lockdown: era il 09 Marzo 2020 quando l’ex Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte annunciava in diretta nazionale che l’Italia sarebbe andata in zona rossa a causa della pandemia da Covid-19:

“I numeri ci dicono che stiamo avendo una crescita importante delle persone in terapia intensiva e, purtroppo, delle persone decedute. Le nostre abitudini vanno cambiate ora: dobbiamo rinunciare tutti a qualcosa per il bene dell’Italia”.

A un anno da quelle parole che hanno segnato per sempre le nostre vite, che cosa è cambiato? Cosa abbiamo imparato? Molte persone hanno perso i propri cari, tanti hanno perso il lavoro, tutti abbiamo modificato le nostre abitudini, gli stili di vita, le scelte quotidiane. Ma c’è un aspetto positivo in tutto questo dolore: la pandemia ci ha insegnato a resistere, a trasformare le difficoltà in unione e forza per ricominciare.

In Fin Fer siamo consapevoli che è necessario avere una grande forza di volontà per guardare avanti. Sappiamo quanto il settore siderurgico, con tutta la sua filiera, concorre alla creazione della ricchezza e dell’occupazione dell’intero Paese.

Continueremo a impegnarci per contrastare la diffusione del virus attraverso l’adozione di tutte le misure necessarie: mascherine, gel disinfettanti, guanti, divieto di assembramenti.
Il virus circola ancora, la lotta non è ancora finita. Ma abbiamo una speranza in più: il vaccino – unica strada da percorrere per uscire da quest’incubo – ci dà la possibilità di guardare al futuro con occhi fiduciosi.

Ed è per questo che abbiamo deciso di continuare a fare squadra: resistenza e resilienza saranno le parole d’ordine di questo 2021 che si avvia lentamente verso la rinascita.