Una partnership fondata sulla sostenibilità
L’alluminio è un materiale estremamente versatile, che può essere impiegato in tantissimi settori. Robusto e resistente, ma al tempo stesso leggero e facilmente plasmabile, ha anche un’importante caratteristica in più: può essere riciclato senza perdere le sue proprietà. Un elemento importantissimo che può concorrere al raggiungimento dell’ambizioso progetto di creare una siderurgia green. Valore in cui FinFer crede e investe ormai da tempo.
Sostenibilità non significa però fare solo scelte che riguardano prettamente le azioni di una singola azienda. Può significare anche creare un sistema di partnership che consenta di costruire una vera e propria filiera sostenibile.
Nel nostro lavoro, ad esempio, abbiamo da sempre puntato sulla qualità dei prodotti finali, partendo dalla selezione di materie prime di altissimo livello. Per questo, abbiamo scelto di lavorare con le più prestigiose aziende del settore. Il passo in più, nel nostro percorso, è stato scegliere di lavorare con aziende che, come noi, credono in un settore siderurgico a basso impatto. Per il rispetto dell’ambiente e il benessere delle persone che ci vivono.
Ne abbiamo parlato con Saverio Guida, rappresentante, tra le altre realtà, di HTA Spa, azienda che si occupa dell’estrusione dei profili di alluminio, un’eccellenza nel settore. HTA è, al tempo stesso, un’azienda che ha fatto una scelta ben precisa: promuovere un sistema circolare legato al riciclo dell’alluminio.
HTA Spa: la scelta di una qualità sostenibile
Come ci spiega Saverio, “la sostenibilità è un trend emergente per questo settore: l’alluminio proveniente da un’attività di recupero è sempre più richiesto all’interno del mercato. Per produrlo, l’HTA utilizza tecnologie emergenti, attente all’ambiente e in grado di ridurre le emissioni”.
E il riciclo stesso dell’alluminio è un’attività a minore impatto rispetto alla produzione di un materiale primario ricavato dalla bauxite. Il processo, infatti, può arrivare a richiedere fino al 95% in meno di energia, riducendo in questo modo in maniera drastica le emissioni inquinanti derivanti dalla produzione.
Una vision chiara, quindi, che punta a promuovere un sistema a circuito chiuso e che riduce al minimo gli sprechi, massimizzando la sostenibilità.
Una vision che ben si sposa con quella adottata da FinFer e che concorre a cementificare una partnership longeva orientata all’eccellenza:
“Collaboro con FinFer da circa 20 anni – racconta Saverio – è un’azienda che basa i suoi rapporti sulla collaborazione, la trasparenza e l’affidabilità. Spesso nel settore non si comprende appieno il valore di materie prime di qualità. Loro, da imprenditori, hanno capito che l’eccellenza si costruisce dal primo tassello della filiera e, a differenza di altri, hanno scelto di investire nella qualità. E in un settore come questo, in cui l’alluminio ha costi elevatissimi, una partnership basata sulla fiducia e sull’apertura è fondamentale”.