Acciaio green

Acciaio green: la spinta per una siderurgia sostenibile

L’acciaio green, prodotto a zero emissioni, potrebbe contribuire a dare una spinta significativa al taglio delle emissioni di anidride carbonica nell’ambiente.


Attualmente, infatti, la siderurgia tradizionale rappresenta il 7% delle emissioni globali di CO2.
Esistono, però, alcune soluzioni utili a sostenere e guidare la transizione energetica del settore, diminuendo l’impatto sull’ambiente dei processi produttivi.

Acciaio Green come guida al cambiamento

Il mese scorso, il WWF ha lanciato un appello al Governo Meloni, per accelerare il cambiamento.
In particolare, l’ONG ha fatto notare come l’acciaio italiano sia responsabile del 4,5% delle emissioni nazionali. Puntare su elettrificazione e riciclo dei materiali potrebbe aiutare l’industria italiana a effettuare quel salto che serve per ridurre drasticamente l’impatto del comparto sull’ambiente.


Se negli ultimi anni, infatti, le emissioni derivanti dalla lavorazione dell’acciaio sono state sostanzialmente dimezzate, con la domanda globale in aumento il rischio è che si possa innescare un’inversione di tendenza.


La soluzione sarebbe puntare sull’acciaio green. Secondo il WWF, infatti, potrebbe essere utile partire dall’aumento del riciclo del rottame ferroso, passando poi per l’efficientamento energetico degli stabilimenti e arrivando a un incremento dell’utilizzo di fonti rinnovabili per la produzione di elettricità.
La produzione dell’acciaio fa parte dei settori industriali “hard to abate”, particolarmente difficili da decarbonizzare o riconvertire. In parte perché le attività sono estremamente energivore, in parte perché le fasi produttive si basano su processi che generano molta anidride carbonica e sostanze inquinanti. Intervenire quindi sul sistema di alimentazione delle industrie potrebbe avere un impatto importante sul taglio delle emissioni di CO2.


Una possibile strada, per l’Ong ambientalista, è investire sulla Direct Reduced Iron (DRI). “Questa tecnologia può utilizzare l’idrogeno verde, prodotto da fonti di energia rinnovabile (solare ed eolica) come vettore energetico e agente riducente nella produzione dell’acciaio. Le prestazioni dell’intero processo, in termini di consumo energetico ed emissioni di CO2 risultano così nettamente migliori”, spiega il WWF.
Un’ulteriore parte, poi, potrebbe farla l’attività di riciclaggio dell’acciaio, che in molte zone del mondo ha raggiunto addirittura il 90%.

Le iniziative di Fin Fer

Come azienda che opera nel settore siderurgico, siamo consapevoli del peso che le nostre attività possono avere sull’ambiente.


Per questo, nel corso degli anni, abbiamo deciso di intraprendere una strada che potesse portarci a una vera e propria transizione energetica, attuata sia nella riduzione delle emissioni di fumi nell’ambiente, sia nella ricerca di una fonte alternativa di energia con cui alimentare le nostre attività.


Abbiamo infatti installato un impianto fotovoltaico che garantisce più del 60% di fornitura di energia elettrica da fonte pulita e rinnovabile e montato un sistema di abbattimento dei fumi prodotti durante le operazioni di taglio tramite laser o ossitaglio e di saldatura all’arco elettrico.


Infine, scegliamo accuratamente i nostri fornitori, tra aziende che puntano sul riciclo dei materiali ferrosi.
Nei prossimi anni, abbiamo in previsione altre attività volte a ridurre l’impatto sull’ambiente e a contribuire a quel cambiamento del settore non più rimandabile.